
Accademia dei Coach: per chi vuole dare una scalata alla carriera.
ADNKRONOS – 1 aprile 2007 Roma
Due master per chi vuole dare una scalata alla propria carriera.
Società: come dare la scalata al successo, lezioni all’Accademia dei Coach .
lmprenditori, professionisti, psicologici, medici, educatori, studenti, disoccupati, il successo personale, da oggi, si ‘apprende’.
Sale in cattedra la ‘scienza’ per coloro che vogliono dare una svolta alla propria vita attraverso il raggiungimento dei propri obbiettivi.
A Roma dopo il successo della tre giorni che si chiude oggi dal 26 al 29 aprile presso il Grand Hotel Palazzo Carpegna si bissa il master dell’Accademia dei Coach.
Condotto da Marco Valerio Ricci, presidente dell’associazione, il corso offre delle linee guida per imparare a gestire le emozioni e per scoprire il proprio potenziale, utilizzando gli sviluppi nel campo della Pnl, Programmazione Neuro Linguistica, elaborati dai ‘guru’ americani, Anthony Robbins e Robert Dilts.
L’Accademia dei Coach nasce nel 2002 con il presupposto, a detta dei ‘trainer’, di portare un po’ d’innovazione nel mondo della formazione mirata allo sviluppo delle risorse umane. Il team e’ composto da ‘coach’ professionisti di esperienza internazionale, certificati in PNL e psicologia del lavoro.
L’Accademia e’ strutturata in tre aree d’interesse: business, privati e sport. Il primo e’ rivolto alle multinazionali, alle grandi aziende, alle piccole e medie imprese e agli enti pubblici; il secondo campo e’ quello che vede come protagonisti curiosi di tutti i generi, gente che attraverso percorsi di ‘coaching’, allenamento individuale, aspirano a raggiungere obiettivi anche nella sfera personale.
L’ultimo campo e’ quello dello sport, qui l’allenamento è di tipo psicologico e rivolto alla motivazione di squadre, singoli atleti, allenatori e associazioni sportive.
In ciascuno di questi ambiti vengono applicate tecniche e strategie per l’ottimizzazione delle performance individuali e di gruppo tra cui il ‘coaching’ secondo i criteri dell’Icf (International Coaching Federation) e la Pnl (Programmazione Neuro Linguistica).
A spiegare gli obiettivi del Master di ‘Practitioner in Pnl’ è il presidente dell’Accademia dei Coach, Marco Ricci che all’ADNKRONOS ha dichiarato: “i corsi partono dal concetto di arrivare ad un metodo individuale di conoscenza di se stessi per poi giungere all’identificazione e ad una migliore comprensione dell’altro”.
Per ottenere questo risultato – ha sottolineato il presidente dell’Accademia dei Coach, Marco Ricci – partiamo dal concetto di trovare una comunicazione utile in un determinato contesto e prenderne la forza che ne deriva.
Per raggiungere il successo, ai corsisti chiedo in un primo approccio di definire la parola ‘successo’, da loro tutti tanto ambito, la maggior parte delle persone si scopre a desiderare qualcosa esterna a loro stessi, identificabile con beni materiali, appariscenti e che trova relazione in funzione delle opinioni degli altri: uno stereotipo influenzato dai media e dall’ambiente circostante.
Mentre avere successo vuol dire realizzare i propri sogni e non ha nulla a che vedere con l’ambito economico.
“Dobbiamo aver chiaro ciò che vogliamo veramente e perché lo vogliamo”.
“Gli obiettivi esterni, dati dalla società, dalla nostra educazione e dal comportamento delle persone che ci circondano, devono essere percepiti come secondari se non futili – ha continuato – quello che deve realmente far parte del nostro ‘lavoro’ individuale è il porre al centro della nsotra attenzione, i ‘nostri’ obiettivi. In alcune sessioni individuali di coaching mi è capitato di incontrare un corsista che desiderava profondamente sedurre una donna molto attraente.
Gli risposi semplicemente che era possibile solo se fosse disposto realmente a pagarne il prezzo.
Siamo consapevoli di voler trascorrere del tempo con questa persona abituata alle attenzioni e alle lusinghe? Raramente accettiamo vizi e virtù dell’altro, se alla base abbiamo un’insicurezza di fondo”.
“Questo significa che ‘prendere’ una persona e volerla modificare è quanto di più sbagliato si possa fare – ha sottolineato ancora Ricci – l’approccio giusto è appunto quello di puntare veramente a ciò che desideriamo. Nel master certificato, che sta partendo in questi giorni ci si rivolge proprio a che cerca un equilibrio emozionale.
Cogliere l’occasione di lavorare su se stessi è già di per se una grande opportunità che ci possiamo regalare. Gli otto giorni, divisi in 2 moduli, forniranno ai corsisti gli strumenti utili alla realizzazione di quei obiettivi”.
“I corsi offerti dall’Accademia – ha spiegato il presidente Marco Ricci – possono essere di gruppo, aperti al pubblico o individuali. In questo weekend abbiamo avuto 12 persone, mentre quelli organizzati per le aziende danno spazio a 30 o 40 ‘studenti’.
Negli allenamenti personali, spesso, la gente chiede di ‘lavorare’ sulle relazioni interpersonali. Molte coppie vengono da noi. Non sono consulti matrimoniali, ma semplici sedute dove i partner possono scambiarsi reciprocamente dubbi e pensieri. Non lezioni per coppie in crisi, ma per quelle che vogliono capirsi di più, fortificarsi e prendere contatto l’uno con l’altro, guardarsi, cioè, da una prospettiva diversa”.
“La nostra accademia non eroga solo conoscenze – ha continuato – ma è un luogo di incontro e sperimentazione. Infatti non amo definirmi un insegnante, la visione unidirezionale che è insita in questa parola non mi piace, mi ritengo un ‘coach’, un allenatore di persone.
Allenare vuol dire ‘saper ascoltare’ l’altro.
Ognuno ha dentro di sé le risposte per se stesso, e come gli sportivi hanno bisogno di un buon allenatore, anche le persone necessitano di un coach che qualche volta funga da ‘grillo parlante’.
Se usciamo dall’ottica del coaching, l’ipnosi, non terapeutica, è un’altra tecnica per poter raggiungere un obiettivo. Questa volta più individuale e intimo. L’ipnosi, fa parte dell’ambito della programmazione neuro linguistica”.
“Secondo l’ipnosi miltoniana, dal modello di Milton Erickson, alla base vi è la comunicazione che va ad operare sulla ‘conoscenza alterata’.
Una persona esperta può favorire ed aiutare un’altra persona ed entrare in contatto con i propri blocchi emotivi, le proprie paure a livello individuale”.
Ricci ha poi concluso spiegando il target a cui è rivolto il master: “i corsi sono per chiunque voglia conoscere meglio se stessi, le proprie potenzialità, e a chiunque voglia sapere dove può arrivare e soprattutto dove ‘vuole’ arrivare.
E’ un corso avanzato perché punta sul comportamento umano, ponendo al centro dell’attenzione l’uomo e le sue capacità: dalla neurologia, alla fisica quantistica, dalla psicologia alla letteratura, lo studio che viene fatto nel coaching attraverso i corsi è uno studio sull’uomo e per l’uomo”.