Coaching: l’importanza del dialogo interno

CHE COSA TI DICI? L’importanza del dialogo interno

Alcuni giorni fa, ero nel bel mezzo di una sessione di Coaching, quando… “Eh?”

Sembra che Silvia non abbia capito la mia domanda, allora torno a formularla, identica: “Che cosa ti dici?”

Qualche secondo di pausa in cui fisso Silvia negli occhi, finchè noto un lampo di comprensione e, finalmente, dalla sua bocca escono queste parole: “In quel momento mi dico: E se perdo, chissà cosa dirà il mio allenatore, chissà quanto sarà deluso mio padre”.

Siamo nel cuore di una sessione di coaching sportivo, con la mia cliente stiamo lavorando su un problema che si sta presentando da qualche tempo. La sua azione è diventata meno incisiva, le sconfitte superano le vittorie, malgrado la sua forma fisica sia al top e la sua tecnica in continuo miglioramento.

Un aspetto fondamentale della efficacia della prestazione è dato dal cosiddetto dialogo interno.

Quando si parla di dialogo interno ci si riferisce a tutto l’insieme di parole e frasi che in continuazione ci diciamo senza avere un interlocutore davanti a noi.

Nella maggior parte dei casi è un dialogo silenzioso, accompagnato da sensazioni e spesso da immagini.

 

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Possono essere parole pronunciate da noi stessi o da una terza persona immaginata nella nostra mente.

La qualità del dialogo interno ha un impatto profondo sulla qualità delle nostre azioni e, pertanto,  sui risultati che otteniamo da queste nostre azioni.

Le nostre parole producono immagini dentro la nostra mente. Se diciamo albero, immaginiamo un albero, se diciamo strada, immaginiamo una strada.

Quali sono le immagini che Silvia sta creando dentro la sua mente con quella frase pronunciata silenziosamente da se stessa nel momento decisivo di una gara?

Sono perlomeno tre: la prima, un’immagine di sconfitta, la seconda, del suo allenatore che le dice chissà cosa, e la terza della delusione di suo padre. Un bel quadretto, che ne dici? E, come conseguenza, la gara viene vinta dalla sua avversaria.

Portare attenzione al nostro dialogo interno può migliorare in maniera considerevole i nostri risultati. E possiamo scegliere quali parole dirci, con quale tono, ed anche da chi farle pronunciare dentro di noi.

Se la nostra voce non ci suona abbastanza credibile, o autorevole, o simpatica, possiamo sempre immaginare che sia un nostro mentore o un nostro mito a pronunciare le parole che scegliamo di dirci.

Silvia, grazie al coaching, ha preso consapevolezza di quanto depotenzianti fossero le sue parole nel momento decisivo della gara ed ha scelto di sostituirle con altre, che la motivassero e la tenessero concentrata sul risultato.

“Posso vincere e voglio giocarmela fino in fondo!”. Riesci ad immaginare quale sarà l’atteggiamento di Silvia che si dice queste parole?

In momenti diversi della prestazione, possiamo scegliere parole diverse, a seconda del risultato che vogliamo ottenere. In allenamento, ad esempio, il divertimento è fondamentale per mantenere alta la motivazione e per alimentare la passione.

Guarda il video di Ted Ligety in allenamento! È spettacolare la qualità del suo dialogo interno!

La sua voce lo guida alla coordinazione perfetta dei gesti tecnici, senza bisogno di pronunciare nemmeno una parola.

Gli automatismi e i tempismi di ogni singolo movimento in curva sono perfettamente sincronizzati sulla sua voce, l’armonia e il divertimento diventano fluidità e bellezza.

Chi vuole sperimentare l’efficacia di questo singolare dialogo interno?

E perchè non esportarlo anche in altre situazioni, come passare l’aspirapolvere in casa o tagliare l’erba in giardino?

E vedere l’effetto che fa.

Buon dialogo interno a tutti!

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